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ARTE E LED: le installazioni di Enrica Borghi

Le lampade a led utilizzate per illuminare opere d’arte povera: accade con le installazioni proposte da Enrica Borghi, e adoperate in alcune città italiane come SALERNO E TORINO, ovviamente in circostanze speciali. Durante la manifestazione Luci d’Artista del 2009 a Torino, ad esempio, l’opera della Borghi, MOSAICO, viene a vivacizzare e colorare la via Langrange.

Il suo forte impatto scenografico è ottenuto anche grazie all’utilizzo di numerosissime lampade led.

Le lampade a led vengono infatti poste dietro ai pannelli in alluminio che costituiscono le creazioni borghiane.

 In tutto 150, i “quadri” di luce di Enrica Borghi sono realizzati con semplici fondi di bottiglia dalle  molteplici tonalità: le lampade a led si inseriscono con discrezione all’interno della struttura, riuscendo ad esaltare le trasparenze cromatiche della plastica.

Di certo un meraviglioso esempio di ready made, arte povera ma esteticamente straordinaria.

E nello stesso tempo un evidente segnale di come le lampade led possano servire all’arte contribuendo a un suo risultato eccellente. 

 Qualche notizia in più sull’artista

fonte: dueart.com

Nata nel 1966 a Premosello Chiovenda, Enrica Borghi vive e lavora a Milano. Dopo aver studiato all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, ha cominciato ad esporre i suoi lavori nel 1992, usando la fotografia e materiali riciclati come mezzo d’espressione. Nel 1995, alla Galleria Alberto Peola di Torino ha presentato abiti da donna fatti con borse della spesa, etichette e carta da pacco, ed una serie di busti di Venere e statue di stile classico ricoperte di unghie finte, piume, o decorate con fermagli e bigodini. Nel 1997 ha partecipato a “Quando la spazzatura diventa Arte”, a cura di Lea Vergine al Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, e venne selezionata per la Biennale Internazionale Giovani di Torino. La sua esplorazione artistica si concentra sull’uso di materiali riciclati, raccolti in aree tradizionalmente considerate parte del mondo femminile e domestico. Utilizzando questi temi ha creato “La Regina, un’installazione per bambini” per il Castello di Rivoli.

PRINCIPALI MOSTRE PERSONALI E COLLETTIVE:

2011 Abitualmente, duetart gallery, Varese
 
Artwo, Palazzo Collicola Arti Visive – Museo Carandente, Spoleto (PG)
2010
Enrica Borghi – Recycling Project, PAV Parco d’Arte Vivente, Torino
2008
Enrica Borghi, duetart gallery, Varese
 
Parchwork City, Galleria Alberto Peola, Torino
2007
Mosaico, Intervento urbano per un Progetto di Luci d’artista nella Città di Salerno
2006
Rosa, rosae, rosam, a cura di Giovanna Nicoletti, Galleria Civica G.Segantini, Arco
 
La Regina, Musèe des Boeux-Arts de Bordeaux (F)
 
L’avant – Scene, a cura di Gilbert Perlein, Université de Nice Sophia-Antipolis (F)
2005
Carta Stagnola, Studio d’Arte Raffaelli, Trento
 
EB, a cura di Gilbert Perlein e Jean Marc Reol, MAMAC Musèe d’art Moderne et Contemporain de Nice (F)
2004
Bio-boutique, Le Parvis, Centre d’Art Contemporain, Ibos (F)
 
Bio’, Studio d’Arte Raffaelli, Trento a cura di Odile Biec
2003
Margherita, a cura di G. Curto, Museo civico Casa Cavassa, Saluzzo
2002
Zapping in love, Palazzo Bricherasio, Torino a cura di G. Curto
2001
Borghi in fashion, Fondazione Teseco, Pisa
2000
Nebulosa, Galleria Alberto Peola, Torino
 
Enrica Borghi, a cura di D. Auregli, testo di F. Pasini, Spazio Aperto, Galleria d’Arte Moderna, Bologna
1999
La Regina. Installazione per i bambini, testo di M. Melotti, Castello di Rivoli, Museo di Arte Contemporanea, Rivoli (TO)
  Grande Soirée, Claudia Gian Ferrari Arte Contemporanea, Milano
1996 Rifiutata, Galleria Alberto Peola, Torino

PREMI E RICONOSCIMENTI:

2006 Vincitrice Premio Murri Public Art, Bologna
2004 Artisti in residences, La Napoule, Mandelieu, France
2000 Borsa di studio Città di Weimar, ACC Galerie, Weimar, Germania
1997 Vincitrice della I edizione Torino Incontra, Associaz. Arte Giovane

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